Non ho mai voluto essere lontanamente simile a una fenice. Nessuna donna vuole essere ridotta in cenere per poi rinascere dalla propria cenere – Lilith da Le femmine e i cani non possono entrare.
Partendo dalla testimonianza di Lilith lo strumento della Pratica Filosofica, contaminata da vari linguaggi artistici, offre uno spazio di confronto paritario volto ad approfondire la conoscenza delle migrazioni al femminile e a sviluppare un pensiero critico sulle stesse, sfuggendo dai cliché e dalle semplificazioni. Un’esperienza personale che diventa collettiva in un tempo e in un luogo preciso in cui voce narrante, suggestioni sonore, riflessioni di filosofia pratica condotte si incontrano nell’atmosfera di SpazioStudio TAPPA0 immerso in un’opera installativa realizzata attraverso l’assemblaggio di più linguaggi artistici. Proiezioni, tracce grafiche, oggetti personali, una pluralità di frammenti dialogano e restituiscono parti di un racconto che si avvicina alla complessità della vita. I materiali usati sono il frutto della prima tappa di un percorso di indagine aperto, nato dalla collaborazione tra Ass. Fabulae e DiMMi, sulla relazione che si può creare tra un’autobiografia e la sua traduzione in arte. Partendo dai racconti biografici che il progetto DiMMi raccoglie, invitiamo gli autori e le autrici a esplorare uno spazio dove autore e artista si ascoltano nella ricerca di una rappresentazione di sé che sia condivisa.
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Evento organizzato da
Ass. Fabulae in collaborazione con DiMMi Diari Multimediali Migranti - Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano con il contributo di Regione Toscana nell’ambito di Toscanainconteporanea2024
Informazioni per il pubblico
Ingresso libero
Posti limitati – Raccomandata la prenotazione
E’ gradita un offerta libera e consapevole
info.ass.fabulae@gmail.com
Modalità di partecipazione
A offerta libera
Destinatari
Per adulti