In fin dei conti vento e spirito sono fatti della stessa essenza, che è anche quella dei ricordi. Ed è proprio un vento capriccioso a sferzare sul breve tratto di mare che separa la terra ferma da un’isola, la più grande dell’arcipelago Toscano. Ad attraversarlo in bassa stagione, quando il turismo con i suoi rumori non ha ancora intaccato la sostanza tranquilla e sonnolenta del paesaggio, si crea uno spazio adatto alla meditazione. Lasciata la terra ferma, la quotidianità, si approda così all’immaginario. Se ne accorgono presto i personaggi, ospiti del campeggio degli spiriti, quando ognuno con la propria storia converge in un racconto dai tratti comuni. Una ricerca sul senso del tempo, sull’eterno ritorno, che fa da sottofondo alle vicende. Nel corso della stesura abbiamo individuato alcuni temi importanti. Parlare con i morti, appunto. La tenda dei pittori di Renzo Baraldi a Procchio. La leggenda della nebbia del mare, la Caligo. C’è una suggestiva credenza popolare tramandata di generazione in generazione. Secondo questa leggenda la caligo sarebbe la nebbia che nasconde gli spiriti che risalgono dal mare per venire a prendere le anime che non trovano pace, rimaste incastrate tra la vita terrena e quella ultraterrena. Tanti ricordi, tanti interrogativi, emozioni condivise, vita vissuta.
Evento organizzato da
Il giardino dei Ciliegi di Firenze
Informazioni per il pubblico
Accesso libero fino a esaurimento posti, massimo 80 persone, gratuito, per informazioni Luisabianchi2005@libero.it telef. 3338300740
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per adulti