HYPATIA, simbolo della libertà di pensiero e della lotta per i diritti delle donne di ieri e di oggi-Intellettuale scomoda, filosofa, astronoma, matematica, pagana, vissuta ad Alessandria d’Egitto, venne assassinata l’8 marzo 415 d.C dai parabolani, cristiani esaltati fomentati e assoldati dal patriarca Cirillo, futuro Santo. Fu trucidata, lapidata, scarnificata. Le furono cavati gli occhi. Fatta a pezzi e bruciata perché di lei non rimanesse traccia. Questa tragedia segnerà il definitivo passaggio dal politeismo pagano alla piena affermazione del Cristianesimo, in un clima di fanatismo religioso e ripudio della cultura e della scienza. Ipazia è la prima scienziata donna, la cui vita sia ben documentata e citata in quasi tutte le opere storiografiche delle scienze naturali. Arrivò a formulare ipotesi sul movimento della Terra, e cercò di superare la teoria tolemaica secondo la quale la Terra era al centro dell’universo. Viene ricordata anche come inventrice dell’astrolabio, del planisfero e dell’idroscopio, strumento con cui si può misurare il peso specifico dei liquidi. In filosofia aderì alla scuola neoplatonica, e non si convertì mai al cristianesimo (elemento che la condannò a morte). Tradusse e divulgò molti classici greci . Oggi, 1700 anni dopo, le donne soffrono ancora come lei, solo perché pensano, decidono di studiare, di opporsi al totalitarismo e al patriarcato. Perché lottano per i propri diritti. Da Oriente a Occidente. E per questo maltrattate e uccise
Evento organizzato da
LE DEE VULNERABILI
Informazioni per il pubblico
Accesso libero
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per tutti