In dialogo con Elena Stancanelli
Eccola qui di nuovo quella scrittura graffiante, comica e amara insieme, che ci fa ridere e subito dopo ci sferra un colpo durissimo raccontandoci cose terribili, perlopiù relative ai rapporti famigliari. Una scrittura unica nel panorama delle autrici italiane, quella di Veronica Raimo.
In questi racconti dissacranti, a volte più malinconici a volte più divertenti, c’è un filo fortissimo a unire le storie: uno sguardo libero sulle donne e le loro relazioni. Qui le donne non sono ribelli o dolcemente complicate, ma ruvide, forti, fragili, insicure, fiere: insomma le donne che tutti conosciamo. Le donne che fanno sesso, disinibito o goffo, le donne che hanno le idee chiare o quelle che mentono.
C’è una giornalista che intervista una giovane terrorista, una fotoreporter che riceve la notizia della morte del padre mentre è all’estero, una ballerina che intreccia una relazione col suo maturo coreografo, e una scrittrice che va a letto col figlio disabile della vicina per superare il blocco della pagina bianca. E poi c’è la storia d’amore tra due studentesse universitarie e i loro tradimenti…
Einaudi