Febbraio 1958, viene approvata la legge Merlin che prevede la chiusura delle Case Chiuse. Negli anni precedenti, la Senatrice Merlin, mentre lavora a questo progetto di legge, riceve tante lettere in merito all’argomento soprattutto da parte di chi viveva e lavorava in quei luoghi. Queste lettere sono state raccolte in un libro e ci danno una testimonianza di cosa erano le Case. Ma perché si è lavorato a questa legge? Il fenomeno delle case chiuse, ampiamente diffuso nell’Italia del dopoguerra, rappresentava agli occhi di coloro che hanno lavorato per molto tempo alla stesura della proposta di legge, un luogo in cui pochi singoli sfruttavano le ragazze che vi lavoravano, traendone grandi vantaggi a scapito delle stesse. Volevano spezzare questa catena di sfruttamento e rendere libere le donne di esercitare il mestiere senza più sottostare ai padroni. Quanto andremo a rappresentare non vuole essere una presa di posizione rispetto alla validità o alla non validità della legge, ma vuole essere solo uno spaccato di quella che era una realtà Italiana, e cosa ha portato la senatrice Merlin e suoi collaboratori a ideare quella legge. La maggior parte delle lettere incitavano la Senatrice a perseguire il suo scopo, ma ve ne sono altre che chiedevano alla Senatrice di occuparsi di altro perché grazie alle Case le ragazze avevano un lavoro e stavano bene. Nelle lettere a favore della legge si denunciava il fatto che all’interno delle case chiuse avvenivano i peggiori soprusi da parte dei Tenutari. Le ragazze erano sfruttate, malpagate, mal curate e denutrite. Inoltre dalle lettere emerge un altro elemento fondamentale: coloro che lavoravano all’interno delle Case erano schedate come prostitute e il marchio di infamia rimaneva per sempre sulla loro fedina penale e questo non permetteva, a coloro che volevano ricostruirsi una vita, di trovare un lavoro e di ricollocarsi nella società agevolmente.
Evento organizzato da
LATO D aps e TUTTOFABRODWAY Golden Theatre Academy asd
Informazioni per il pubblico
è consigliata prenotazione; per info e prenotazioni scrivere alla casella di posta elettronica latodaps@gmail.com.; le prenotazioni saranno aperte dal giorno lunedì 6 novembre 2023; massima capienza teatro 200 posti;
Modalità di partecipazione
A pagamento
Destinatari
Per tutti