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All’ombra dei Direttori: professioniste al lavoro nel Museo archeologico di Firenze (1881-1941)

Quando

24 novembre

Tipologia Evento

incontro
Incontro/Conferenza

Orario

17:00

Luogo

Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Piazza SS. Annunziata n. 9b

La storia della formazione del Museo Archeologico Nazionale di Firenze è legata alle figure dei suoi primi direttori, che impressero le loro personalità nei progetti di allestimento, fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento: soprattutto Luigi Adriano Milani, che concepì il Museo Topografico dell’Etruria, e Antonio Minto, che ne ampliò il progetto. Se si scorrono i nomi degli impiegati in servizio, si scopre che non solo i direttori, ma anche gli ispettori, gli impiegati, i custodi, i giardinieri, tutto il personale era composto da uomini. Le donne sono quasi delle comparse, come Ersilia Caetani Lovatelli, che realizzò alcune fotografie per la guida del museo del 1898. È solo con la Prima guerra mondiale e la partenza per il fronte degli uomini abili alle armi che le donne iniziarono a entrare nei ranghi dell’amministrazione, dapprima con incarichi temporanei (“ispettrici avventizie”), che poi furono stabilizzati. È in quegli anni ad esempio che Tina Campanile, già allieva della Scuola Archeologica Italiana di Atene, ottenne un incarico per il riordino del Monetiere e per il trasferimento delle epigrafi dagli Uffizi. Così come negli anni Trenta, Anna Magi si occupò della schedatura delle ceramiche attiche a figure rosse: della sua attività conserviamo oggi centinaia di schede manoscritte contenute in un bellissimo schedario in legno, che mantiene anche traccia dei suoi soggiorni di studio a Oxford. Anche il mondo del restauro nel Museo Archeologico, che conoscerà momenti di grande splendore come il celeberrimo restauro dei Bronzi di Riace, è inizialmente in mano unicamente a figure maschili. Quasi un paradosso se osserviamo come adesso il settore sia a forte vocazione femminile. Una delle prime donne a operare sulle collezioni archeologiche fiorentine è Erminia Caudana, detta la “miracolosa” restauratrice dei papiri. Come noto il Museo Archeologico di Firenze conserva un’importante collezione egizia costituita da circa 15.000 manufatti. Per il tramite di Antonio Minto e Carlo Anti nel 1935 fu incaricata proprio la Caudana, che aveva compiuto già importanti interventi sulle collezioni torinesi, di intervenire sui papiri del museo di Firenze, collaborazione che si protrasse fino al 1950. La conferenza intende dare voce al lavoro di tutte queste donne, troppo spesso dimenticato.

Evento organizzato da

Museo Archeologico Nazionale di Firenze - Direzione regionale musei della Toscana

Informazioni per il pubblico

L'incontro è ad accesso libero, fino ad esaurimento posti. L'ingresso è consentito a partire dalle 16.30. Per informazioni rivolgersi a drm-tos.musarchnaz-fi@cultura.gov.it o chiamare il numero 055-23575.

Modalità di partecipazione

Gratuita

Destinatari

Per adulti