“STREGA” Tempesta di neve tratta dal racconto di A.Cechov Creazione e Regia di Olga Melnik Light designer: Samuele Batistoni Video promo: https://www.youtube.com/watch?v=ewNWcq6Yyj0 https://www.youtube.com/watch?v=RIYGcAjWFXk Personaggi e Interpreti: Raisa – Larthia Galli Nannini Savelij – Fabio Deriu/ Gianni Monini Tempesta di neve – bambina – Yelena Krylova/ Marina Meoni Tempesta di neve – madre – Vera Striganova/ Marianna Maglione Posiglione – Matteo Facenna Vetturino – Vasco Bonechi • Premi: Migliore Attore per Fabio Deriu, Larthia Galli Nannini; Miglio Creazione Artistica al Festival Internazionale “ La vostra uscita” – Pochvistnevo/ Russia – 2017 • Premio Compagnia Vincitrice, Premio Migliore Regia, Migliore Attore per Fabio Deriu, Larthia Galli Nannini, Premio Migliore scenografia al Festival Nazionale a San Miniato (PI) – 2019 “Attraverso un romanzo, si penetra in un determinato ambiente, lo si assimila, lo si ama teneramente o lo si odia. Ma una novella è una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa.” [Anton Pavlovich Cechov] Questa storia è una miniatura. Liberi dalle convenzioni sociali e dalle forme, in una dismessa parrocchia della più fredda e remota Russia, Raisa, figlia del defunto sagrestano, sente il bisogno di liberare e dar sfogo a tutta la sua bellezza e a tutta l’energia dei suoi vent’anni. Sogna un mondo di colori, magari al fianco di un giovane ed affascinante ufficiale, accanto al quale alla sua viva bellezza e intelligenza sarebbe resa giustizia. Ma è prigioniera di una realtà e di un destino che ha posto al suo fianco il diacono Savelij, uomo estremamente ottuso, di misero aspetto e di scarsa brillantezza che vive con assoluta gelosia il rapporto con la moglie accusandola di essere strega, e che nasconde ogni sua paura dietro un ossessivo rapporto con le figure religiose. Savelij è un uomo verso cui la natura sembra non esser stata affatto generosa, ma nel suo profondo si cela amore, che a causa della sua infelice forma e delle strette regole imposte dall’organizzazione sociale, non riesce a liberare.