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“Quella volta che…Primi appuntamenti e altre calamità”

Quando

23 ottobre

Tipologia Evento

presentazione libro

Orario

17:30

Luogo

Il Conventino Caffè Letterario in via Giano della Bella 20, Firenze

Si tratta del libro uscito il 5 Gennaio scorso edito da Brè Edizioni e dal titolo “Quella volta che…Primi appuntamenti e altre calamita”. Un libro dedicato al primo appuntamento, che vuole essere una sorta di manuale per donne single, affinché non incappino in cadute di stile e sappiano riconoscere l’uomo da evitare. Donne emancipate, professioniste che si mettono in discussione sempre per l’uomo che incontrano e con cui vorrebbero iniziare una frequentazione, ma purtroppo succede sempre qualcosa. Sono molte le generazioni di bambine, future donne, cresciute ascoltando fiabe dall’ Happy end assicurato e dove l’ uomo/principe salva la donzella. Sempre. La realtà la maggior parte delle volte è diversa, soprattutto nella giungla dei sigle. Tra app per dating, incontri proposti ed organizzati da amici e parenti. E molti altro per coronare il sogno d’ amore infantile e sociale? Libere dalle stigmate negative della “zitellagine”, le donne che a trenta o quarant’anni si ritrovano sole devono ancora combattere contro uomini che non riescono a stare al passo con la corsa che ha intrapreso la controparte femminile. Indipendenti e realizzate, non possono tollerare né le bugie né le meschinerie che ancora gli uomini tentano di usare contro di loro per farle sentire sbagliate. Con pungente ironia, il lettore viene accolto in un raduno tra amiche, intente a raccontarsi le ultime disavventure in tema di appuntamenti galanti, prime uscite, inizi di relazioni zoppicanti e finali disastrosi. Una trama che con leggerezza ci racconta esperienze reali, in un romance diverso dal solito, dove nessun principe verrà a salvare la donzella, ma sarà lei a trovare la sua strada, come fa la stessa autrice, che ci spinge a riflettere su cosa sia davvero importante per essere felici e serene in un modo così turbolento come quello in cui viviamo. Le protagoniste, tutte donne forti, emancipate, piene di qualità (forse troppe, data la quasi assenza di difetti), sembrano andare in confusione per una storia non riuscita, anche se magari sono le prime a non crederci. L’essere state “scartate” lede qualcosa in loro, e devono necessariamente dimostrare di essere superiori. Se siamo davvero donne così realizzate, allora non dovremmo fare un dramma per un nonnulla insignificante. Questa rappresentazione può rischiare di rinchiudere la donna in quegli stereotipi maschili, dal quale invece l’autrice per la maggior parte della narrazione tenta di liberarci.

Evento organizzato da

Daniela De Fazio

Informazioni per il pubblico

Accesso libero

Modalità di partecipazione

Gratuita

Destinatari

Per tutti