Installazione di scultura e poesia che ha per tema la donna tra passato e presente. La scultura rappresenta Nefertiti come archetipo del femminile: la famosa regina egizia ridà vita alla profondità dei tempi antichi come simbolo di dignità e di orgoglio, come icona nella contemporaneità ed esempio della forza illimitata di chi ha avuto il coraggio di osare, sfidando le tradizioni e distruggendo ogni stereotipo. Il messaggio poetico, inoltre, si aggiunge all’intento espressivo di una volontà di potenza che sorge nel passato e trova una sua possibile continuità nel presente grazie al modello di donne come Nefertiti. Si aggiunge, inoltre, il rapporto di vitale intimità che associa la donna all’acqua, specialmente in relazione alla simbologia del fiume, pensando all’Arno che bagna la città di Firenze. L’intento è di favorire un dualismo natura-cultura, ossia una unione tra ciò che siamo stati e ciò che siamo, un’intima connessione con le persone, i luoghi, la Natura. La donna può rompere gli argini: è come un fiume che scorre placido e maestoso, ma che può gonfiarsi e diventare indomabile. Come un fiume ha la capacità di adattarsi ai diversi tipi di terreno e di accogliere e contenere le acque, la donna riesce ad affrontare ogni circostanza più avversa e ad ambientarsi, portando via le impurità e volgendo ogni cosa a proprio favore. A questo proposito, si riportano le parole che hanno ispirato il messaggio del progetto, tratte dal saggio “Il Fiume tra simbolizzazione dello spazio e fruibilità del territorio” di Elena Battaglini”: Un fiume bagna, irriga, trasporta, interseca, segna confini, mette in relazione. Dalle viscere della terra da dove sgorga, un fiume attraversa boschi e campi arati in un lento o impetuoso fluire verso un lago, un altro fiume, il mare o un oceano. In alcuni casi scorre all’interno, oppure si secca in un terreno senza raggiungere mai altro specchio d’acqua. Può prosciugarsi e sparire lasciando il suo letto vuoto ma sempre un fiume lascia segni di cambiamento, nel suo corso o nelle stagioni, della natura che vive nel tempo. Quel tipo di forza dell’acqua che si arrende, aggira e usa le rocce più dure per darsi una spinta, un’acqua che fluendo leviga, liscia e, a volte, rompe. In questo senso, il fiume richiama alla vita, alla strada che compie trasformando degli ostacoli in opportunità di adattamento. Musiche dall’album Water di Helene Grimaud.
DESCRIZIONE INSTALLAZIONE MULTISENSORIALE: CUBO APERTO (CARTONE RICICLATO NERO) ALTEZZA ANTROPOMETRICA: ALL’INTERNO LA SCULTURA ADAGIATA, PAPIRO CON POESIA, SISTEMA AUDIO DA CUI ESCE IL SONORO: VOCE RECITATA DELLA POESIA E MUSICA IL CONCEPT DELLA INSTALLAZIONE PUO’ ESSERE RIPORTATO IN STAMPA, IN UN PANNELLO LATERALE DEL CUBO.
Evento organizzato da
Stefania Poesini-Antonia Vetrone
Informazioni per il pubblico
Accesso libero, gradita la prenotazione Associazione Sportiva Dilettantistica Culturale HARMONY via F. Puccinotti, 59 - Firenze Cellulare 3756199183 http://www.associazioneharmony.it
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per tutti