La scienziata e neurologa, Amalia Bruni, conosciuta in tutto il mondo grazie alle sue scoperte sull’Alzheimer, sta ad un passo per trovare la cura definitiva per sconfiggere questa malattia feroce che colpisce nell’animo non solo i pazienti, ma anche i loro familiari. I suoi studi, come spunto per raccontare con una performance di danzamovimentoterapia, scritta e condotta dalla danzaterapeuta Manuela Giugni, e interpretata dal gruppo “le Dee Vulnerabili”, la storia di una donna qualsiasi, Vera, nata nel 1951. Dalla sua infanzia, alla giovinezza, dal primo amore, alla nascita del figlio. Il passaggio, dalla maturità alla vecchiaia. Lo scorrere del tempo, scandito da canzoni e da musiche legate alle varie tappe della sua vita . Fino al sorgere tragico della malattia che ingoia i suoi ricordi, giorno dopo giorno. Vera allora si chiederà : “Che cosa rimarrà di me quando perderò la memoria? E mi domanderò- Chi ero? Chi sono?” Allora, Si risponderà che è viva nel “qui e ora” e che l’unica parola che non scomparirà mai nel suo lessico sarà – Amore-